Sembra che la vita si sia fermata, ma non è così

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Raccogliamo oggi la testimonianza di don Francesco Bontà, parroco in Santa Maria delle Salette, nel quartiere di San Cristoforo a Catania

don Francesco Bontà

Da circa 2 mesi la nostra chiesa è chiusa e con essa all’oratorio accluso. Ogni giorno c’era un grande movimento di bambini, ragazzi, adulti. Il pomeriggio passava velocemente. C’era sempre qualcosa da fare. Siamo passati da un eccesso all’altro. Una tristezza inspiegabile. Tutto chiuso, sembra che la vita si sia fermata.

Quando si è deciso di non celebrare l’Eucaristia e non amministrare i Sacramenti ci siamo subito organizzati per non lasciare le persone da sole (parrocchiani, amici). E così abbiamo iniziato a trasmettere tramite Facebook, youtube l’adorazione Eucaristica, il Santo Rosario, la Via crucis, gli esercizi spirituali, la Santa Messa, un pensiero spirituale giornaliero. Sono inoltre attivi gruppi di WhatsApp dove si condivide il Vangelo del giorno o informazioni per essere vicini alla gente. Non manca anche l’apporto dei catechisti con i loro ragazzi.

Ovviamente l’attività caritatevole non si è fermata. L’associazione presente nella Parrocchia due volte alla settimana continua a distribuire beni alimentari casa per casa a più di 70 famiglie che economicamente non stanno bene.

I contatti con i parrocchiani o con coloro che frequentano la parrocchia o l’oratorio tramite una telefonata, un messaggio, o un Mi piaci su WhatsApp continuano, ma certo non è come prima. Posso di dire che anche se mi trovo in un quartiere difficile di periferia respiro un’aria di famiglia. Continuiamo a volerci bene e ad aiutarci pur in un momento così difficile.

 

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