Il concerto Domus Dei et ianua coeli di Marcelo Cesena al Meeting, visto e ascoltato da Saro Rizza

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di Saro Rizza

Entrando nel duomo di Monreale si fa l’esperienza unica di essere condotti per mano nella storia della salvezza in tutte le sue articolazioni e complessità. Il racconto biblico diventa scena e visione per cui si fa una esperienza conoscitiva unica.

L’esperienza fatta al Meeting di Rimini ascoltando e vedendo il concerto di Marcelo Cesena h avvalorato questa esperienza già fatta visitando il Duomo.

Essere introdotti nel duomo attraverso le immagini del bravissimo regista Alessandro Spinnato aumenta la potenza visiva come se ci si trovasse proprio davanti ad esse alla stessa altezza, non più col naso all’insù, ma posti nella posizione migliore per goderne il fascino, la bellezza ed essere rimandati al loro significato in un modo molto più immediato.

La musica del grande pianista Marcello Cesena che accompagna questa visione da un valore aggiunto incalcolabile. Nata dall’emozione dell’artista, che chiuso da solo nella cattedrale ha avuto la possibilità di “ascoltarne il silenzio”, quella musica ti attraversa l’anima e ti riconduce alle immagini non più solo per fare una esperienza conoscitiva degli avvenimenti che hanno segnato la storia del rapporto tra Dio e gli uomini, ma ti richiamano a vivere intensamente il tuo rapporto personale con Dio ora. La visione di ogni quadro dentro quelle note provoca una vibrazione tale in quelle immagini che ti penetrano dentro come se fossi stato spettatore, anzi protagonista, degli avvenimenti raffigurati.

Per me, avendo care le icone e vivendo il tentativo di dipingerle, la potenza della musica ha l’effetto di esaltare l’esperienza di chi si trova davanti ad esse: che non è quella di guardarle, ma di essere guardato da chi vi è raffigurato. Il tono musicale a volte concitato per l’evidenza del dramma umano che si consuma nelle scene si attesta ad un livello di piena armonia di fronte al compiersi della redenzione. Alla fine l’ascolto e la visione diventano quindi una esperienza di contemplazione e di memoria di ciò che Dio sta operando nella tua vita attraverso l’incontro con Gesù e la Sua Chiesa.

Il suggello di tutto ciò è lo sguardo benedicente e misericordioso del Pantocratore che ti accompagna all’uscita nel panorama della cattedrale e ti rimette nel mondo con l’animo rinnovato.  La storia della salvezza ti accade personalmente, ora, nel luogo in cui sei: il Meeting di Rimini e la storia che lo rende possibile.

Un senso di gratitudine ti sovrasta per l’esperienza fatta a conclusione del concerto. Non puoi fare a meno di ringraziare i tanti che vi hanno contribuito, il regista e il musicista innanzitutto, e soprattutto l’arcivescovo di Monreale mons. Michele Pennisi che ne ha favorito la realizzazione.

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