Lella, il chicco di grano che ha portato frutto.

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di Antonio Mirto

Domenica 11 luglio ore 17:00, la temperatura elevata e l’incombente finale dei campionati europei di calcio non impediscono ad oltre un centinaio di persone di ritrovarsi al Teatro Savio di Palermo per fare memoria di una persona deceduta da poco.

Colei che ha invitato tutti dal Paradiso dove si trova da un anno è la moglie del nostro direttore di Giornotto, la professoressa Grazia Bonomo, da tutti conosciuta col nome di Lella, deceduta dopo una breve e dolorosa malattia.

Il pomeriggio ha inizio con la santa Messa presieduta dal cardinale Paolo Romeo, arcivescovo emerito di Palermo, concelebrata con mons. Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale e mons. Carmelo Cuttitta, vescovo emerito di Ragusa.

Nell’omelia il Cardinale puntualizza che l’occasione non vuole essere un panegirico della defunta e nel citare la parabola del grano e della zizzania cosi ci spiega: “Adesso Lella nel cielo vive in un terreno dove non c’è più la zizzania e quindi possiamo vedere meglio quel chicco di grano che è il dono che il Signore fa a ciascuno di noi, che cresce, che è cresciuto, che è diventato un albero che ha dato i suoi frutti e diventa punto di riferimento, non perché si è idealizzata la persona, ma perché non c’è più il vaso di creta che non permette di vedere il grande tesoro che è l’amore di Dio impresso nel nostro cuore, l’amore di Dio continuamente alimentato dal Signore Gesù e dalla nostra sequela”.

Siamo in teatro ma il teatro è già una chiesa: i canti, il silenzio, la memoria contribuiscono al clima di rispettoso e commosso silenzio che la convocazione richiede.

Il ricordo di Lella è impresso nei volti di tutti, in quello del marito, delle figlie, dei colleghi, degli amici di Comunione e Liberazione e della parrocchia di sant’Ernesto di Palermo. Soprattutto nei volontari della Cooperativa Parsifal e della Associazione Portofranco di Palermo che aveva frequentato e in cui offriva il suo contributo di insegante, aiutando tanti studenti a sostenere le fatiche dello studio.

Ospite d’onore il maestro Marcelo Cesena. La sua presenza e le sue musiche hanno accompagnato Lella fino agli ultimi giorni della sua vita. È stato ospitato a casa Inguanti, soprattutto nei mesi precedenti la prima rappresentazione del suo concerto multimediale a Monreale del 20 dicembre del 2018 dal titolo “Domus Dei et Ianua coeli”.

Subito dopo la Celebrazione segue la proiezione di un video in cui l’attrice Pamela Villoresi ha recitato la seconda parte del XXXIII canto del Paradiso di Dante. Il maestro Cesena esegue il brano conclusivo del suo concerto, intitolato “Pantocrator.

Dopo la lettura di poesie e brani scritti dagli amici più cari in suo ricordo, si passa al clou del pomeriggio: la consegna di sette borse di studio a lei intestate.

Sempre il cardinale Romeo ne aveva poco prima spiegato così l’importanza: “Oggi non soltanto ricordiamo il primo anno della sua dipartita, ma daremo sette Borse di studio a dei giovani. Questo bene che si profonde, è frutto di una comunione, di una messa in comune – Se ognuno fa qualcosa, insieme possiamo fare molto – diceva don Pino Puglisi, si parte con un piccolo progetto e poi si vede, si vede se il progetto diventa grande”.

Ed in effetti, come afferma il marito, si è partiti con poco, “ma in un anno si è andati oltre ogni previsione, oltre cinquanta persone hanno contribuito e adesso sì concretizza la possibilità di aiutare sette studenti”, che sono:

Roberto D’Agostino, che ha frequentato la prima classe dell’Istituto Tecnico Economico Ferrara di Palermo, indirizzo Sistemi informativi aziendali.

Desirèe Buffa che il prossimo anno frequenterà il V anno del Liceo classico Vittorio Emanuele II ed è suo desiderio proseguire gli studi iscrivendosi all’Università.

Maria Marranzano che ha manifestato il desiderio di frequentare un corso professionale per divenire Operatrice Socio sanitaria per inserirsi in modo più stabile nel mondo del lavoro e raggiungere una sua autonomia economica.

Barrie Sulleman proveniente dalla Sierra Leone, che ha lasciato all’età di 14 anni. L’anno prossimo vorrebbe iscriversi all’Università.

Sherlotte Nicolas, la quale mostra grande dimestichezza con le lingue straniere e molta passione per la lettura e necessita di strumenti didattici per favorire la messa a frutto delle sue risorse e la sua autostima.

Tamanna Uddin, nativa del Bangladesh che frequenterà il prossimo anno all’Istituto Tecnico-economico “F. Crispi”.

Alessandra Spina, studentessa dell’Istituto tecnico per il Turismo “M. Polo”. Vive nel quartiere Zen, è la maggiore di quattro fratelli che ha bisogno di maggiori strumenti didattici per affrontare al meglio il prossimo anno scolastico.

Le sette Borse di studio hanno come caratteristica che non consistono nella consegna di danaro, ma di buoni utili ad acquistare beni e servizi per la promozione umana, scolastica, culturale e sociale dei giovani destinatari.

L’Associazione Portofranco Palermo e la Cooperativa sociale Parsifal, che hanno segnalato i destinatari si impegnano, come già hanno fatto finora, a seguire questi studenti nel prosieguo dei loro studi offrendo sostegno e collaborazione anche in futuro.

Le due aziende commerciali scelte per utilizzare le borse di studio sono la ditta Euronics, sede di Palermo, la ditta Athena srl e la Vodafone Store di Roberta Angelini, che aggiungeranno un proprio contributo per incrementare ulteriormente la dotazione finale delle borse.

La commemorazione si chiude con un ultimo applauso e con l’augurio, condiviso da tutti, di rivedersi tra un anno per assegnare altre Borse di studio, in memoria di Lella.

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