Alcune impressioni a caldo a conclusione della manifestazione di Terrasini “ Media della CEI. Insieme per passione”

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di Francesco Inguanti

Domenica sera 15 settembre 2019. Non si sono ancora spente le luci sulla manifestazione “I Media della CEI. Insieme per passione”, che si è svolta per quattro giorni nel palazzo D’Umale a Terrasini; i bimbi del Coro di Voci bianche del Teatro Massimo di Palermo sono già sul palco per l’ultima attività musicale; il pubblico ha già preso posto nello splendido cortile che ha fatto da scenario per l’intero percorso. Promossa dall’Ufficio delle Comunicazioni sociali della Diocesi di Monreale e dalla Associazione di Terrasini “Così … per passione” l’iniziativa è giunta quest’anno alla quarta edizione, con un’evoluzione rispetto alle esperienze precedenti davvero interessante: quella che era la “Festa di Avvenire”, è diventata la “Festa di Avvenire, TV2000, inBlu Radio e AgenSIR”, ovvero i media di riferimento della Conferenza Episcopale Italiana.

Prima che inizi l’ultimo spettacolo chiediamo qualche commento ai presenti.

Innanzitutto vanno dette le ragioni della scelta del tema di quest’anno: le parabole. Mons. Michele Pennisi Arcivescovo di Monreale l’ha così spiegato: “La parabola, tipica della tradizione sapienziale, è un paragone che con un esempio concreto vuole dare o un insegnamento morale o religioso immediatamente comprensibile a tutti o vuole rimandare ai misteri del regno di Dio, che richiedono un’interpretazione più in profondità. Per Gesù, grande maestro della comunicazione, il parlare figurato attraverso esempi tratti dalla vita di ogni giorno è una mediazione costitutiva del suo annuncio liberante, che ha come destinatari la gente comune”.

Ed in effetti la scelta di questo tema ha trovato unanimi consensi.

Alessandro Zaccuri, giornalista di Avvenire, che per quattro giorni ha partecipato all’evento, così commenta: “Il fatto di legare il linguaggio delle parabole alla difficoltà del linguaggio della comunicazione è stato particolarmente felice. Le parabole rimangono un modello di comunicazione insuperato e siccome la comunicazione oggi ha particolarmente bisogno di racconto, questa forma così semplice così efficace e legata al quotidiano è particolarmente importante. Qualsiasi notizia si dà attraverso i mezzi di comunicazione, così come la buona notizia del Vangelo, deve essere una notizia che in qualche maniera deve entrare nella vita degli uomini, non essere calata astrattamente dall’alto. Questa è la lezione più importante di metodo che vien dalle parabole e quindi da questi quattro giorni”.

Tra le novità di quest’anno vanno annoverate le riprese televisive mattutine fatte dalla Cappella di San Castrense del Duomo di Monreale con la celebrazione della Messa.

Don Antonio Chimenti, direttore dell’Ufficio diocesano delle Comunicazioni sociali così spiega e commenta la scelta: “Proprio stamattina ho chiesto al regista di TV2000 che ha curato le riprese delle celebrazioni liturgiche una valutazione di merito. Mi ha riferito che sono state un successo dal punto di vista dell’audience. Mi ha citato numeri e percentuali da cui si evince che vi è stato un aumento e quindi un gradimento degli ascoltatori per tutta la settimana. Possiamo concludere che la scommessa con TV2000 è stata vinta”.

Un punto di vista particolare e importante viene dagli amministratori di Terrasini che hanno fortemente voluto che la manifestazione si tenesse nel loro Comune. Il sindaco Giosuè Maniaci dice: “A conclusione di questi quattro giorni posso dire che si è trattata di una bellissima iniziativa, molto interessante e partecipata, per noi di Terrasini motivo di vanto e di orgoglio oltre che di promozione del nostro paese e del nostro territorio. Sono venuti in questi giorni giornalisti, prelati, operatori della cultura e dello spettacolo, politici: per noi non è poca cosa e serve per far conoscere Terrasini sempre di più e far capire quante opportunità essa offre. Speriamo di essere stati ancora una volta accoglienti come la nostra tradizione dimostra”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il vice sindaco Angelo Cinà: “Sono stati quattro giorni straordinari che ci hanno visto protagonisti, in tanti ambiti, quello della cultura, dello dell’associazionismo e anche quello ecclesiale, grazie al contributo determinante dato dalla nostra Diocesi di Monreale. E da questo ultimo punto di vista so che grande rilievo hanno avuto sui mezzi di comunicazione le celebrazioni liturgiche da Monreale che sono state rilanciate dai media qui presenti. Ed anche la cordiale presenza di altri Vescovi ha dato lustro a tutta la iniziativa. Un ringraziamento particolare va dato a Ino Cardinale e alla sua Associazione, senza la quale forse tutto ciò non sarebbe neppure nato quattro anni fa. La decisione di svolgere l’avvenimento interamente a Terrasini è per noi motivo di gioia e di ringraziamento perché in questo modo si sono accesi i riflettori sulla nostra cittadina che diventerà così sempre più conosciuta oltre i confini provinciali”.

Ed ora la parola a chi ha partecipato per la prima volta, Amerigo Vecchiarelli, direttore di AgenSir: “Sono qui per la prima volta, ma ho compreso subito che si tratta di una iniziativa che ha una storia alle spalle e che si inserisce con autorevolezza nel tema della comunicazione che è il cuore del messaggio cristiano, il cui scopo è comunicare la vita e la bellezza. L’impegno del Sir è cercare con un po’ di più creatività, e il web da questo punto di vista ne offre tanta, di accogliere i segni del bene e raccontarlo anche nei fatti più tristi e più duri della vita. Ho visto che anche gli altri direttori fanno la stessa fatica nel veicolare il bene e credo che l’impegno che in questi giorni è stato ribadito tra tutti di seguire innanzitutto il comunicatore per eccellenza, cioè Cristo, sia un punto fermo da cui partire; e poi su questa sequela trovare il modo di comunicare con Lui tutto quello che succede intorno a noi”.

Anche Adriana Ciampoli di TV2000 è venuta per la prima volta: “È stata una bellissima festa, non una delle tante manifestazioni cui siamo invitati, che è cominciata dall’accoglienza che gli organizzatori ci hanno riservato, piena di vera e autentica voglia di incontrarsi. Considerare le parabole oggi e nell’oggi, mi ha smosso e commosso, mi ha messo in un percorso diverso rispetto anche a quello che fino ad oggi hanno significato. Il senso di tutto può essere racchiuso nelle parole “insieme per passione”. La parola per passione è così viva e pulsante ed io l’ho trovata particolarmente efficace e fertile anche per il mio lavoro”.

Ed ora la parola a chi è stato presente fin dalla prima edizione, il direttore di Avvenire Marco Tarquinio: “È il quanto anno che vengo a Terrasini e in questi anni è cresciuta la vicinanza e l’accompagnamento non solo alle nostre persone, ma al significato di questa iniziativa. C’è un aspetto molto importante emerso in questi giorni: quello dell’ascolto che in questo luogo e con queste persone è particolarmente favorevole, ma che noi operatori della comunicazione dobbiamo avere sempre presente”.

Necessita ora un giudizio sul futuro e sulle prospettive che la manifestazione può avere. Lo chiediamo a mons. Pennisi: “Mi auguro che anche per i prossimi anni la dimensione della partecipazione possa ampliarsi, non solo al resto della Diocesi, quella della zona montana, ma anche a qualche Diocesi più vicina. Perché ritengo che sia un evento importante non solo per la nostra Diocesi ma in qualche modo anche a tutta la Sicilia”. Occorrerebbe l’ultima parola, quella di Ino Cardinale, presidente dell’associazione e grande promotore di tutte le manifestazioni. Ma è troppo impegnato, non possiamo distoglierlo dalle sue incombenze. Lo incontreremo tra qualche giorno per trarre le conclusioni finali.

 

 

 

 

 

 

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