Al via il Festival della Comunicazione a Terrasini: ne parliamo con Antonio Chimenti e Ino Cardinale

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di Francesco Inguanti

Siamo ormai alla vigilia della quinta edizione del Festival della Comunicazione di Monreale, che vede riuniti da giovedì’ 10 a domenica 13 settembre 2020 con ruoli e responsabilità diverse l’Ufficio diocesano per le Comunicazioni Sociali, l’Associazione culturale “Così, per… passione!” di Terrasini, i direttori di Avvenire, TV2000 e inBlu Radio e SIR – Servizio Informazione Religiosa, che sono i media di riferimento della Conferenza Episcopale Italiana, il Comune di Terrasini, l’Assessorato regionale dei Beni Culturali e della Identità siciliana.

Incontriamo don Antonio Chimenti nella sua veste di responsabile dell’Ufficio per le Comunicazioni Sociali della Diocesi. e Ino Cardinale quale presidente dell’Associazione “Così, per …. Passione”, per anticiparci i temi della manifestazione.

Il discorso va subito alla emergenza sanitaria. Risponde così Ino Cardinale: “Il particolare momento di emergenza ha certamente messo a dura prova la macchina organizzativa, che non si è fermata anche in questo periodo caratterizzato da incertezza e trepidazione: ma fiducia e speranza hanno avuto la meglio. Abbiamo dovuto rinunciare a qualche presenza, ma siamo certi di contribuire a ridare a tutti l’interesse e la passione per una vita in cui la socialità e il rapporto tra gli uomini siano gli elementi che li caratterizzano”.

Don Antonio Chimenti inizia a illustrare il tema. “Quest’anno – dice – il filo conduttore sarà il Padre Nostro che sarà declinato su quattro ambiti: Cultura, Società, Giustizia, Comunicazione, ciascuno per le quattro giornate previste. Tanti gli invitati: illustri rappresentanti del mondo ecclesiale, delle istituzioni locali e nazionali, della cultura, della università, dell’associazionismo, del volontariato, del giornalismo, del teatro e dello spettacolo e tanti amici, conoscenti, cittadini dei paesi e delle comunità del territorio”.

Chiediamo di precisare meglio l’importanza del tema scelto. Così prosegue. “Il tema trattato è di auspicio per il tempo che viviamo, un tempo di emergenza sanitaria che nella potente preghiera del Padre Nostro, insegnata da Gesù ai suoi discepoli, diventa la richiesta più urgente e attuale dalla liberazione dal male: «Ma liberaci dal male». Tesoro prezioso della tradizione cristiana, il “Padre Nostro”, preghiera definita da Tertulliano “sintesi di tutto il Vangelo”, offre un’occasione concreta di riflessione per tutti e in modo particolare per chi interverrà a riflettere e dialogare durante la festa con i partecipanti

A Ino Cardinale il compito di anticipare i titoli e gli invitati dei quattro giorni. “Giovedì 10, il tema della Giustizia risponderà alla lezione richiesta nella Preghiera del Signore: «Rimetti a noi i nostri debiti… Liberaci dal maligno». Per la Cultura, venerdì 11, saranno i rettori delle Università a rispondere alle provocazioni del Padre Nostro: «Sia santificato il tuo Nome… Dacci oggi il nostro Pane per il giorno che viene». Sabato, per la vita della Società, il dibattito verterà sulle parole «Sia fatta la tua volontà… Non ci introdurre nella prova» con alcuni protagonisti del Terzo Settore. A confrontarsi sul ruolo della Comunicazione domenica saranno proprio i protagonisti di questo Festival: i direttori dei Media della CEI.  Sono loro che risponderanno alla lezione di Gesù che dice: «Non sprecate parole quando pregate dite: Padre… Venga il tuo Regno».

L’illustrazione del programma non è ancora completa e Ino Cardinale aggiunge: “Vi sono ancora due iniziative importanti da evidenziare. La prima è la consegna del Premio “Una vita per… passione!” che sarà assegnato quest’anno al Maestro Andrea Morricone, musicista, compositore, direttore d’orchestra, autore di una quarantina di colonne sonore. La seconda è che quest’anno l’evento offre l’occasione per festeggiare i 20 anni del periodico dell’Arcidiocesi di Monreale Giornotto, e la sua feconda attività a servizio della pastorale dell’intero territorio diocesano”.

Chiediamo a Ino Cardinale se ci sono novità rispetto all’anno scorso. “Le novità di quest’anno sono Le albe a Torre Alba di Terrasini, sabato mattina con il pianoforte del maestro Marcelo Cesena e venerdì mattina con letture degli scrittori siciliani con Pamela Villoresi, il tenore Rosario Claudio Cardile e il musicista Giacomo Scinardo”.

Invitiamo don Antonio Chimenti a tornare sul senso dell’iniziativa. “Autenticità ed essenzialità sono i fondamenti di una Comunicazione responsabile e consapevole che le “parole” trasformano la Storia, e saperle “usare” vuol dire servire e avere cura dell’umanità tutta. In questo tempo così stracolmo di comunicazione e sovraccarico di informazioni i Media Cattolici hanno una opportunità che non può essere “sprecata”: Per questo ci ritroviamo insieme, sì, gioiosamente, a parlare di “NON SPRECATE PAROLE… DITE: PADRE NOSTRO. Gli impegni. Le richieste”.  Quella di Gesù sul Padre Nostro è una lezione difficile quando intima ai suoi discepoli: Non sprecate parole!

Per concludere affrontiamo il tema del nesso con i media cattolici. “La lezione del Padre Nostro è a maggior ragione difficile per responsabili ed operatori degli strumenti della comunicazione sociale, che della parola ne conoscono il “potere”, nel loro specifico compito di informare, privilegiando le testimonianze di vita quotidiana, di vita vissuta. Nella preghiera del Signore dunque c’è un vero atto di responsabilità che non può essere marginale nella comunicazione”.

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