Tu chiamale se vuoi emozioni

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di Francesco Inguanti

Descrivere e illustrare una mostra di fotografie è sempre difficile. La foto è fatta per essere vista e non descritta, comunica innanzitutto alla vista e poi al cuore. Se poi la mostra ha come ambizione quella di comunicare emozioni l’impresa è ancora più ardua.

La mostra, che non a caso si intitola “Sotto un manto di stelle: Tu chiamale se vuoi emozioni”, inaugurata a Terrasini venerdì 14 febbraio 2020 che rimarrà aperta fino al 23 dello stesso mese, da questo punto di vista è proprio ambiziosa. Le foto raccolte sono state innanzitutto scattate da fotografi dilettanti, in maggioranza abitanti di Terrasini, e raccontano della vita normale, quella degli affetti più semplici vissuti dalla gente che si incontra al mercato o in piazza e che attraverso gli scatti ha voluto immortalare gli avvenimenti più significativi della propria vita.

“Una mostra che è… un puzzle di tante, tantissime foto – si legge nella presentazione – creato dai cittadini stessi: tante individualità, tanti singoli che, “raccontando” le proprie emozioni, manifestando i propri sentimenti, “fanno” identità e comunità”.

Quindi non possiamo parlare di soggetti immortalati ma di sentimenti da loro espressi. Ecco dunque che si spazia dell’amore di marito e moglie a quello di mamma e papà verso i figli, da quello di fratello e sorella a quello dei nonni verso i nipoti; poi non mancano le effusioni tra fidanzatini, o i gesti di affetto tra parenti, di cordialità tra amici e colleghi o compagni di lavoro; e poi, salendo in una teorica quanto ipotetica scala di valori, si passa alla gioia dei primi giochi, agli svaghi, alla passione per lo sport, all’attaccamento al proprio lavoro; non mancano foto che esprimono il rispetto per gli animali e quello per la natura; fino a giungere all’amore per la patria, per il prossimo, per Dio.

Le foto sono tutte apparentemente anonime: non ci sono didascalie, né il nome di chi ha scattato né di chi è raffigurato. Ma in fondo a Terrasini si conoscono tutti e il giusto anonimato è compensato da una storia comune cui tutti partecipano.

La realizzazione dell’iniziativa è della associazione “Così per passione”, ma è stata allestita grazie alla collaborazione dell’Amministrazione comunale e di numerosi sponsor locali.

La mostra allestita nei locali offerti dalla parrocchia Maria SS delle Grazie rimarrà aperta dalle ore 10:00/12:30 e dalle 16:00/19:30

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