Una folla immensa, composta da cittadini di ogni età, molti i giovani, si è riunita in una silenziosa e toccante fiaccolata martedì 29 aprile, testimoniando il profondo lutto che ha colpito l’intera comunità di Monreale.
Il corteo è partito da Piazza Guglielmo II, snodandosi per le vie della città. Anche le Istituzioni a vari livelli, civili, religiose e militari hanno voluto manifestare la propria vicinanza alle famiglie colpite e all’intera cittadinanza. In prima fila, l’arcivescovo di Monreale, Mons. Gualtiero Isacchi, il sindaco Alberto Arcidiacono, il presidente del consiglio comunale, Marco Intravaia, il capitano dei Carabinieri Miko Giaquinto i rappresentanti della giunta e del consiglio comunale, e le confraternite locali.
La fiaccolata si è conclusa in un clima di profonda riflessione, lasciando un segno indelebile nella memoria di Monreale e rinnovando il desiderio di cambiamento e di un futuro libero dalla violenza.
Le parole dell’arcivescovo Gualtiero hanno riempito le strade di speranza: “Vorrei chiedere a tutti il silenzio, la preghiera e che restasse quello che abbiamo vissuto questa sera. Vi invito tutti a pregare. Dobbiamo imparare dal Crocifisso: noi insieme possiamo cambiare la violenza con amore e attraversare la strada con il perdono. Una preghiera per i genitori”.
“Non avevo mai visto brillare così Monreale. Ci siamo uniti e ci siamo fatti forza e riusciremo ad alzarci. Dobbiamo riuscire a vincere la paura e ricominciare. L’uno ha bisogno dell’altro”. Questo il messaggio conclusivo del sindaco Alberto Arcidiacono, che ha ringraziato tutti coloro che hanno partecipato alla fiaccolata.








