4 FEBBRAIO 2021 GIORNATA DELLA FRATELLANZA UMANA

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Di Francesco Inguanti

Si celebra oggi 4 febbraio 2021 la Giornata Internazionale della Fratellanza Umana dichiarata nel 2020 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

La data è stata scelta per ricordare lo storico incontro avvenuto il 4 febbraio 2019, durante il Viaggio Apostolico di Sua Santità negli Emirati Arabi Uniti, tra papa Francesco e il Grande Imam di Al-Azhar (Il Cairo), Ahmad Al-Tayyeb. In quella occasione fu firmato il Documento sulla Fratellanza Umana per la pace Mondiale e la Convivenza Comune, noto anche come Documento sulla Fratellanza Umana.

Ad esso seguì il 20 agosto dello stesso anno l’istituzione del Comitato Superiore della Fratellanza Umana (HCHF). Successivamente l’HCHF ha istituito il Premio Zayed per la Fratellanza Umana in onore dello Sceicco Zayed, uno dei fondatori degli Emirati Arabi Uniti. Il comitato del premio è composto da personalità di rilievo. Nel 2019 è stato simbolicamente assegnato per primi a Papa Francesco e al Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb. Il premio 2021 sarà assegnato il 4 febbraio.

 

La conclusione di questa prima fase è stata la firma da parte di papa Francesco della Lettera Enciclica Fratelli tutti sulla Fraternità e l’amicizia sociale avvenuta il 3 ottobre 2020, ad Assisi.

“Questa Enciclica – scrive il Papa – raccoglie e sviluppa grandi temi esposti in quel Documento [sulla Fratellanza Umana] che abbiamo firmato insieme”.

Ultima tappa la decisione del 21 dicembre 2020, giorno in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 4 febbraio Giornata Internazionale della Fratellanza Umana (IDHF), da celebrare come ogni Paese riterrà opportuno.

Le condizioni pandemiche in cui versa il mondo intero hanno consigliato per quest’anno una celebrazione virtuale che si terrà oggi 4 febbraio 2021 ad Abu Dhabi dell’IDHF con la partecipazione del Papa e del Card. Ayuso Guixot, MCCJ, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso (PCDI).

“Questa celebrazione risponde al chiaro invito rivolto da Papa Francesco a tutta l’umanità a costruire un presente di pace nell’incontro con l’altro”, ha sottolineato il Cardinale Miguel Ángel Ayuso Guixot, MCCJ, Presidente del PCDI. “Nell’ottobre 2020, tale invito divenne ancora più ineludibile con l’Enciclica Fratelli tutti; tali incontri sono un modo per realizzare una amicizia sociale autentica, come ci ha chiesto il Santo Padre”, ha aggiunto.

“La difficoltà contingente in cui viviamo – ha spiegato l’Arcivescovo di Monreale, mons. Michele Pennisi – non ci ha consentito di organizzare iniziative “in presenza” che speriamo di intraprendere al più presto. Abbiamo però già provveduto ad una adeguata diffusione del testo dell’Enciclica che è già stata oggetto di riflessione e di studio tra i presbiteri e i laici”.

Il tema della fratellanza è infatti costitutivo della storia e della esperienza delle popolazioni che nei secoli si sono succeduti nel territorio monrealese. Fulgido e imperituro esempio è la Cattedrale di Monreale, voluta da Guglielmo II, famosa per i suoi mosaici e per il concorso di maestranze di varie culture che contribuirono alla sua edificazione. Essa dal 2015 fa parte del Patrimonio dell’Umanità voluto dall’Unesco e dell’Itinerario arabo-normanno di Palermo, Cefalù e Monreale.

Il nostro giornale ha già ospitato qualificati commenti sia nella versione cartacea che in quella online. In uno di questi, mons. Paolo Pezzi, Arcivescovo della Gran Madre di Dio a Mosca ha scritto: “Fraternità e solidarietà sono due pilastri della dottrina sociale della Chiesa. La Chiesa sa, grazie alla sua provata e confermata esperienza, che una società fraterna e solidale sarà in grado di superare “il virus dell’individualismo radicale” (cfr. FT, 105; Congregazione per la Dottrina della Fede, Lettere Placuit Deo, 12, 20180222; Samaritanus bonus, III, 20200714), favorendo l’emergere della persona e dei suoi talenti per la costruzione del Regno dei Cieli”.

Nell’Enciclica il Papa legge con estrema lucidità le grandi questioni che caratterizzano la nostra epoca, aggravate dalla pandemia del Covid-19, e che stanno causando l’affermazione di un modello di sviluppo fortemente finalizzato a ricavare il massimo dei profitti individuali senza preoccuparsi dei costi sociali e ambientali. Un modello che alimenta e perpetua disuguaglianze è “in-equità”, “scarti mondiali” che hanno molte forme.

 

“Il testo – ha detto mons. Pennisi – ci provoca e ci sostiene in questo periodo così difficile, perché ci aiuta a concentrale di più i nostri sforzi sulle questioni più essenziali della vita personale e sociale e a ci fa comprendere quanto sia necessario fra tutti gli uomini anche per uscire dalla pandemia. Riconoscersi fratelli è la premessa necessaria”.

Ha poi aggiunto che altre iniziative sono allo studio per consentire che questo messaggio giunga a tutti e sia capillarmente diffuso.

 

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