Monreale non è solo Duomo, ma un complesso più vasto di opere d’arte visibile adesso con un unico biglietto e un unico percorso

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di Francesco Inguanti

Era già trascorsa la mezzanotte di sabato 7 settembre, ma erano ancora in tanti a voler vedere o rivedere il bellissimo video mapping “Il sogno di Guglielmo” proiettato sulla facciata del Duomo e realizzato da “Odd Agency”, per celebrare l’architettura e i mosaici del prezioso monumento, nonché la sua dedicazione alla Madonna e la potenza del culto mariano nella comunità monrealese.Il video, attraverso la sovrapposizione delle immagini virtuali su quelle reali, ha raccontato la costruzione della cattedrale, per poi descrivere l’incendio dell’11 novembre 1811 e i 40 anni di lavoro necessari per la ricostruzione della Cattedrale.
Ma erano ancora in tanti, i gruppi non potevano superare le 30 unità, coloro che attendevano di poter vedere la torre meridionale appena restaurata e che ospita quattro nuove sale espositive per accogliere le opere finora conservate nei magazzini del museo. E poi vi erano coloro che si attardavano sui tetti della Cattedrale, parte integrante del nuovo percorso espositivo, presentato ad un vasto pubblico nel tardo pomeriggio nel museo diocesano.

Un nutrito numero di relatori ha illustrato le tante significative iniziative tutte raccolte attorno ad una unica idea portante: superare la vecchia concezione del Duomo di Montereale bello ma fuori dal contesto architettonico in cui si trova e la presentazione del complesso di Santa Maria La Nuova, costituito dal Chiostro benedettino, dal Museo Diocesano, dalle terrazze e dalle torri, che fanno da corona alla Cattedrale. Un unico percorso come quello che per tanti anni facevano i monaci giunti da Cava dei Tirreni dopo la edificazione del tempio che hanno dato vita ad una comunità religiosa perfettamente inserita nel contesto storico sociale in cui si trovava.
Presenti numerose autorità civili, politiche e religiose, è stata illustrata nella Sala di San Placidouna nuova guida a tutto il complesso, un’audio guida in 4 lingueed il nuovo percorso che con un unico biglietto di 12 euro consentirà di visitare Duomo, Museo e Chiostro. In sala l’assessore Cordaro, in rappresentanza del Presidente Musumeci, i rappresentanti di Coop Culture (la società che gestisce la biglietteria del chiostro e che ha realizzato la nuova guida del complesso abbaziale), il sindaco di Monreale, Arcidiacono, e dei rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri
Quanto prodotto è frutto non solo dell’impegno dell’Arcivescovo mons. Michele Pennisi e della dedizione del parroco della Cattedrale don Nicola, ma anche della sinergia tra la Sovrintendenza dei Beni culturale della Regione Siciliana, presente nella persona dell’Architetto Lina Bellanca e della direzione del Museo Diocesano, nella persona dell’Architetto Maria Concetta Di Natale.

In tanti anni di proficuo lavoro hanno superato le competenze diverse tra Regione Siciliana, che gestisce il Chiostro e Curia di Monreale, che gestisce la chiesa, per offrire ai visitatori un unico prodotto che sia in grado di far comprendere oltre che la bellezza dei luoghi anche la vita che in essi si svolgeva. Da tutti è stato più volte sottolineato come la reale e fattiva sinergia tra varie istituzioni pubbliche, e tra pubblico e privato, abbia potuto permettere che questo importante obiettivo venisse raggiunto. Troppo spesso, infatti, si ritiene che la Cattedrale e il Chiostro siano due siti indipendenti, come fossero decontestualizzati da tutto il resto. La storia italiana induce a questo, perché dopo la soppressione degli ordini monastici avvenuta nel 1866, il Chiostro e il complesso monastico furono trasferiti allo Stato italiano, che poi li affidò separatamente alla Regione siciliana e al comune di Monreale. Ma la Cattedrale è parte di un tutto più complesso. Il monastero è costituito da una chiesa, da vari locali, da uno o più chiostri, da un refettorio, da uno scrittorium. Anche il Museo diocesano appartiene all’antica abbazia monrealese, poiché insiste sull’aula capitolare dei monaci, la sala delle riunioni.

Di questo significativo processo hanno parlato sia l’Arcivescovo Pennisi che il parroco Gaglio, il quale ha anche ricordato alcune importanti iniziative svolte nel mese scorso che hanno visto e vedono il complesso architettonico di Monreale al centro di processi di rilievo nazionale e internazionale. Ha ricordato la mostra che si è svolta al Meeting di Rimini, che è stata vista da più di 10.000 persone, il concerto del maestro Marcelo Cesena presentato a Natale a Monreale e riproposto a Rimini, e il tradizionale calendario che l’associazione Russia Cristiana produce ogni anno e che vedrà nel 2020 la riproduzione dei più bei mosaici del Duomo, con il commento di don Gaglio. Sarà tradotto in molte lingue e presentato a Mosca nei prossimi mesi.
La scelta della data dell’7 settembre è legata al fatto cheè anche la data che ricorda la dedicazione della cattedrale. La Basilica è infatti dedicata alla natività di Maria, onorata a Monreale col titolo di Madonna del Popolo. Prima dell’inizio dei lavori in cattedrale sono stati infatti recitati i Vespri.
Gli organizzatori hanno affermato che nella serata di sabato siano saliti sulle terrazze circa 7.000 persone, ma sono certi che moltissimi altri saranno pronti per ripercorrere cunicoli e scale per giungere al tetto e vedere in un unico sguardo un panorama mozzafiato che dal mare alle montagne evidenzia la bellezza di luoghi e siti unici al mondo.

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